martedì 28 giugno 2011

New York: SI del senato al matrimonio gay

Avendo parlato ieri della mia prossima “gita” a New York mi sembravo opportuno spendere anche due parole sull’argomento che da qualche giorno ha riportato questa città sui giornali di mezzo mondo e cioè il SI da parte del senato dello stato di New York alla legge che legalizza il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Nonostante il senato di New York sia a maggioranza repubblicano (cioè di centrodestra) con 33 si contro 29 no la legge è passata nella giornata di sabato e fra trenta giorni entrerà effettivamente in vigore consentendo ai cittadini omosessuali del (permettetemi di dirlo) libero e democratico stato di New York di potersi finalmente unire in matrimonio.
Certo è che le scene di festa e gioia che si sono viste per le strade della città non sono facili da dimenticare, soprattutto se si considera che noi italiani difficilmente le potremo vivere di persona considerando che qui non solo il centro destra, ma anche una certa parte del centrosinistra rema contro in ogni modo possibile ed immaginabile.
Non posso però non sperare che prima o poi le stesse scene si potranno vedere anche da noi visto che, ormai è ovvio, tutto il mondo civile si sta dirigendo in questa direzione e non è più possibile far finta di niente e tenere la testa sotto la sabbia come gli struzzi…

Vi lascio le immagini tratte dal Gay Pride newyorkese di domenica svoltosi subito dopo l'approvazione della legge:





15 commenti:

  1. Bene ! E l'Italia continua nel suo ritardo culturale, sempre più evidente !

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  2. E si GUCHI... per fortuna esistono anche posti in cui le cose vanno come effettivamente devono andare...

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  3. Il fatto BIMBO è proprio che questo ritardo diventa sempre più evidente... spero solo che questa crescente evidenza costringa prima o poi chi di dovere a fare effettivamente qualcosa...

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  4. io mi accontenterei di un riconoscimento di coppie di fatto. In italia la parola matrimonio è tabù

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  5. Majin purtroppo in questo paese ci sono toppi papi, troppe mamma preoccupate e molte prostitute che siedono sulle sedie del parlamento quindi finché tutti questi elementi non lasceranno la politica italiana dubito fortemente che anche noi potremo scendere in piazza a festeggiare una notizia del gerene

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  6. A beh AMOON nel matrimonio da queste parti credo non ci spri più proprio nessuno, però ecco almeno un riconoscimento generico già sarebbe un enorme passo in avanti...

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  7. E quelli chi li manderà mai via? Credo FRANCESCO che questa faccia della politica italiana sia inalienabile... come quei diritti che invece ci vengono negati...

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  8. Speriamo succeda davvero anche da noi. Ma la vedo dura. Il nostro paese ultimamente fa davvero schifo.

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  9. Io ho la sensazione RANO che nel nostro paese capiterà solo quando ci verrà imposto da fuori... per fortuna facciamo parte di una comunità la cui direzione e senza dubbio quello dello stato di New York (vedi inghilterra, francia, spagna, ecc...), ma se aspettiamo che siano i nostri dirigenti a prendere l'iniziativa stiamo freschi sia a destra che a sinistra...

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  10. Felice per i newyorkesi..sempre più depresso per noi..

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  11. E si SRILL beati loro davvero e poveretti noi...

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  12. Beh GUY meglio di niente... sinceramente io mi accontenterei per ora anche solo di questo... come si suole dire meglio un piccolo passo che starsene fermi...

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  13. Prima di questa legge comunque, lo Stato di New York, anche se non li permetteva, riconosceva pari diritti alle coppie omosessuali unite in matrimonio negli altri stati o all'estero. Benissimo, ora hanno fatto un ulteriore passo avanti.:) E con questo salgono a 6 gli Stati americani dove è possibile sposarsi per...tutti! :) Una bella lezione di civiltà! Mentre nel nostro Paese ... restiamo sempre al palo! :(

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  14. E dire KAPPABI che dopo tante lezioni qualcosa a vremmo pur dovuto imparare... ma invece alla fine restiamo qui nel nostro solito immobilismo lasciando che il resto del mondo vada avanti e ci superi...

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