venerdì 25 marzo 2011

Quando davano il pane con la tessera…

I miei genitori sono molto anziani… cosa che capita se ci si sposa oltre i 40… entrambi hanno vissuto il periodo della guerra, del fascismo e della ricostruzione, spesso capita che raccontino di quei momenti, delle privazioni e dei disagi… fra le altre cose mi raccontano spesso di come i generi alimentari fossero razionati e del fatto che per ritirare i generi di prima necessità come il pane c’erano delle tessere da presentare ai negozianti e di come si dovessero fare lunghe ed interminabili file per portare a casa un po’ di pane e di pasta…


Preambolo a parte stamattina ho accompagnato mia madre a consegnare la tessera raccolta punti del latte… mia madre è una di quelle persone che raccoglie i punti di ogni cosa, latte, merendine, supermercati, negozi vari, benzina, farmacia (si fa anche i punti della farmacia), succhi di frutta e chi più ne ha più ne metta…

Al centro di raccolta punti c’era una fila interminabile di persone che entravano da una porta con la loro tessera in mano e uscivano da un'altra carichi di ogni genere di cose, piccoli elettrodomestici, pentole, coperte, lenzuola, valige, asciugamani, scarpe ed altro… per un momento ho pensato che, contesto a parte, non doveva essere molto diverso quando la gente con la scheda entrava in negozio per portare via un po’ di pane…



7 commenti:

  1. per un certo periodo sono stata anch'io ossessionata dalla raccolta punti, e devo dire che certi oggetti per la casa li sto ancora usando, quindi devono essere di buona qualità. certo che è diverso da quando i punti servivano a garantirsi la sussistenza!

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  2. Io una scena simile l'ho vissuta quando ero piccolo. Mia madre raccoglieva i punti barilla (credo9 e un giorno con la sua tessera andò al Mar (attuale careful. I premi si ritiravano nell'ufficio del direttore del supermarket e mi ricordo che prima di noi c'erano due - tre persone in fila. Poi col tempo le cose sono cambiate e le raccolte punti sono state l'ultima cosa a cui pensavamo.
    Però tutto sommato anche oggi abbiamo la raccolta punti. Per avere un po' di arte e cultura bisogna raccogliere i punti con la benzina... che tristezza.

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  3. Io e le raccolte punti siamo due mondi a parte..sarà che non amo aspettare!!

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  4. oddiooooooo che hai ricacciatoooo!!! uno dei miei traumi infantiliii!! nuuuuuuuuuu!!! io volevo il mulino dell'artistaaa!!! ma poveracci com'eravamo/siamo i biscotti della mulino bianco so sempre stati troppo cari! I dolci, il pane, la pasta e un po' tutto noi ce lo siamo sempre prodotto da noi! Il vivere in aperta campagna alla fine ha anche i suoi privilegi e certe cose, ora che sono a Roma, mi mancano! Certo ogni tanto vengono i miei a rifornirmi di prelibatezze, ogni tanto mi metto a fare anche io il pane e la pasta o i dolci... ma non sono buoni come quelli di mamma e nonna!!!

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  5. Anche i miei genitori ricordano quando si comprava il pane con la tessera! :)
    Io non faccio la raccolta punti che propongono i vari generi alimentari, ma solo quelli che si raccolgono con la tessera del supermercato che aumentano automaticamente in base alla spesa e non c'è nessun album da riempire. Alcuni premi sono veramente utili e di qualità.
    P.S.: non avevo mai sentito di raccolta punti in farmacia?!?

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  6. No infatti e purtroppo la cosa peggiorerà ancora, hai notato quanti negozi di usato ci sono? Io ci prendo un sacco di cose. Peccato però che per via di questa vita così precaria siamo spesso costretti a dare via le nostre cose per poter mangiare.

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  7. Quanti bei ricordi.... ora ti darebbero un iphone -.-
    Comunque io ho ancora quella tovaglia!

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