martedì 18 maggio 2010

Biografie

Sempre per rimanere in tema con il post precedente, dove si parlava oltre che di omofobia anche e soprattutto di belle storie d’amore gay, cercando per la rete ieri mi sono imbattuto in questa breve biografia di un attore che ho letto casualmente sul sito cinemagay.it e che m’è sembrata essere tratta direttamente da un film della serie “vissero per sempre felici e contenti…”

William Haines (1900-1973), verso la fine del cinema muto e l'inizio del sonoro, era diventato l'attore più ricercato e pagato di Hollywood. In Italia ebbe successo il film "Maschere di celluloide" da lui interpretato nel 1928. La sua omosessualità, mai nascosta, era conosciuta nell'ambiente del cinema e per questo motivo, all'inizio degli anni '30 uno dei capi della MGM, Louis B. Mayer, lo invitò a farsi un matrimonio di copertura per l'opinione pubblica, come usava a quei tempi. William fu forse l'unico che ebbe allora il coraggio di rifiutare questo invito, cosa che gli costò il licenziamento immediato dalla MGM. Ma non fu la sua rovina perchè ebbe poi una brillante carriera come disegnatore d'interni (rinnovò anche la residenza di Londra dell'ambasciatore americano) e potè convivere serenamente per quasi 50 anni, fino alla morte avvenuta nel 1973, col suo compagno Jimmie Shields. Joan Crawford, sua grande amica, disse di loro che "erano la coppia sposata più felice di Hollywood".

9 commenti:

  1. Ad essere onesto nemmeno io BIMBOVERDE... ho trovato questa storia per caso e m'è venuta voglia di riportarla proprio per farla conoscere anche ad altri...

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  2. non conoscevo questo attore, ma la storia mi sembra attualissima. Sai quanti matrimoni di copertura anche oggi esistono? immagino che tu già lo sappia...Ciao!

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  3. Non conoscevo William Haines e non sapevo nulla della sua storia. Fu coraggioso a rifiutare il matrimonio di copertura (naturalmente pagò a livello professionale, ma avrà sempre potuto andare a testa alta!).
    Sapevo già invece del fatto che le case di produzione americane, negli anni passati, imponessero ad attori sospettati di essere gay matrimoni combinati, anche perchè generalmente idoli delle donne. Tra questi, Rock Hudson, la cui omosessualità, mai dichiarata da lui apertamente, venne alla luce solo dopo la sua morte di AIDS.
    Era davvero una cosa molto triste e aggiungerei anche una sorta di discriminazione :(
    P.S. sei venuto bene in foto :) Bravo, hai dato il buon esempio :)
    Ciao e buona settimana :)

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  4. ecco non per continuare quello detto prima (anche se ho appena finito di scrivere che avrei chiuso la questione) a volte è meglio perdere qualcosa che vivere nell'ipocrisia. Haines ha preferito lasciare il cinema, pur di vivere la sua vita come meglio credeva. Ognuno deve esser libero di amare chi e come crede, senza privarsi di nulla. Siamo stati (e in certi casi ancora oggi) vittime di un modello e adesso vogliamo che tutti credano che anche "da noi" sia solo questo il modello che contradistingue l'amore omosessuale. Cmq chiudo veramente. CIao e scusa le chiacchere

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  5. lo sai che la figlia di Joan Crawford crisse un libro sulla mamma autobiografico "mammina cara" che la dipinge con una vera psicopatica. Io ho visto il film che ti consiglio. Un abbraccio grande e grazie per i tuoi commenti sempre a modo e carini. Un bacio e a fra qualche giorno. Dino

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  6. E beh AMOON purtroppo questa è una pratica che difficilmebte sparirà almeno fin quando la società non comincerà a cambiare radicalmente... Onestamente provo solo grande tristezza per chi vive questo tipo di condizione...

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  7. È una storia MUPPY che nemmeno io conoscevo, ma che appena letta mi ha colpito molto, proprio per il coraggio che ha dovuto avere a quell’epoca per fare una scelta simile… scelta che anche oggi credo non avrebbero fatto in molti. Di Rock Hudson invece già lo sapevo, ma in fondo quando sono personaggi di primissimo piano ad essere implicati le notizie circolano sempre più rapide…
    Ciao a te e buona settimana :)

    PS Grazie :) e si ci voleva qualcuno che desse il buon esempio visto che nessuno aveva ancora lasciato nulla…

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  8. FRANCESCO è proprio il coraggio legato a questa mancanza di ipocrisia che l’ha portato ad essere liberamente se stesso e a vivere la propria vita senza maschere e finzioni che mi ha colpito di questo attore…
    Onestamente di modelli di riferimento (dal punto di vista delle relazioni) proprio non credo esistano in campo omosessuale e questo non per motivazioni astratte, ma per il semplice fatto che l’universo omosessuale non è standardizzato ed omologato, ma fatto da persone fortemente diverse fra loro, ciascuna con il proprio intendimento nel vedere e vivere la vita…

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  9. E si DINO conosco quel film... lo vidi una sera di non so più qanti anni fa nel ciclo i Bellissimi di rete 4... non sapevo o almeno non ricordavo fosse legato alla Crawford...
    PS ci si risente fra qualche giorno allora e mi raccomado non stare in ansia, come ti ho gia scritto ho la sensazione che l'esito sarà positivo... un bacine forte e a presto :)

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