domenica 20 dicembre 2009

Cittadini di serie B

Qualche sera fa guardavo un film, un cartone animato “per famiglie” si parlava di famiglie e si diceva che una famiglia non è fatta solo da persone che hanno lo stesso sangue, ma da individui che si scelgono e sono legati dall’amore… questo è quello che insegniamo ai bambini, ma sono proprio spiacente di vedere che la realtà non è questa.
Oggi in Italia esistono molte persone che vorrebbero formare una famiglia, persone legate da amore, rispetto, solidarietà, insomma d
a tutto ciò che fin da piccoli ci viene insegnato essere la colla fondante di una famiglia, ciò che la tiene insieme.
Queste persone non possono formare una famiglia perché in questo paese la legge non consente a persone dello stesso sesso di formare una famiglia; chi è omosessuale può lavorare, pagare le tasse ed arricchire il paese sia economicamente che culturalmente, ma non ha il diritto di aspirare a formarsi una famiglia e vivere felice con essa.
Da qui parte una considerazione che almeno a me appare ovvia, se alcuni cittadini hanno il diritto di formarsi una famiglia e perseguire in questo senso il loro diritto di essere felici e altri invece sono esclusi da questo diritto, è giusto dire quindi che esistono cittadini di serie A, che hanno diritti e doveri, e cittadini di serie B che hanno gli stessi doveri degli altri, ma meno diritti.
Mi auguro che un giorno le cose possano cambiare, ma visto l’andamento che hanno preso credo che questo giorno sia davvero molto lontano.


AGGIORNAMENTO 21/12/09


A seguito del ricorso in tribunale da parte di una coppia omosessuale al rifiuto del comune di sposarli, il tribunale di Ferrara ha emesso un’ordinanza in cui si legge: «Il diritto di contrarre matrimonio è un momento essenziale di espressione della dignità umana, esso deve essere garantito a tutti senza discriminazioni derivanti dal sesso o dalle condizioni personali, con conseguente obbligo dello Stato di intervenire in caso di impedimenti all'esercizio». Più nello specifico si legge inoltre nello stesso documento che privare qualcuno «della possibilità di fondare una famiglia in ragione dell'orientamento sessuale lede la sua dignità... »

Questo io lo chiamo un bel passo in avanti.


5 commenti:

  1. si è vero: le sentenze poi non hanno valore di legge anche se fanno giurisprudenza. Staremo a vedere: io sarei già contento di una legge sulle coppie di fatto, senza scomodare il matrimonio. Buongiorno

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  2. Guarda Guy il fatto che la sentenza sarà ignorata è una certezza, ma il fatto stesso che un tribunale abbia preso una tale posizione è qualcosa che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile. Mi auguro solo che questo esempio venga seguito alche da altri giudici...

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  3. Hai ragine Amon un sentenza non può modificare la legge, ma è comunque un precedente non ignoralile... Almeno ora, che è stato un tribunale a dirlo, nessuino potrà più affermare che in Italia non si sente nessuna esigenza di regolare i rapporti di convivenza fra coppie omosessuali... Buongiorno, anzi sera, anche a te :)

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  4. Si, un passo avanti lo è...
    Però se penso che esistono paesi come la Danimarca, in cui gli omosessuali si possono sposare dall'89...
    Che paese stupido il nostro, proibire alle persone di sposarsi e di creare una famiglia con chi si vuole.
    Un saluto!
    marko

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  5. Che dirti Marko il nostro è un paese strano in cui i cambiamenti fanno paura e molto (forse troppo) legato a idee e tradizini ( non mi riferisco solo a quelle religiose) che certo non aiutano l'integrazione...
    Un saluto anche a te

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