lunedì 28 dicembre 2009

Matrimonio gay... precisazioni

Leggevo sulla rete che recentemente Lorella Coccarini, da molti considerata icona gay, si è dichiarata contraria al matrimoni fra omosessuali.

Questo, non centra con quello di cui voglio parlare, ma mi ha fatto venire in mente una conversazione che ho ascoltato casualmente in autobus un po’ di tempo fa, un uomo ed una donna parlavano di omosessualità ed in particolare di matrimoni gay e lei, contrarissima, spiegava a lui, favorevole, i suoi motivi…

Dalla conversazione si capisce quasi subito che lei si riferiva al matrimonio religioso celebrato in chiesa e, quando lui lo capisce, le chiede: “Scusate ma per voi cos’è un matrimonio gay?” e le risponde: “Due uomini che vanno in chiesa e si sposano davanti al prete” (il tutto ovviamente detto in dialetto napoletano). A questo punto lui spiega alla donna che gli omosessuali non sono affatto interessati a sposarsi in chiesa, ma che casomai chiedono l’equivalente di un matrimonio civile. A questo punto la donna dice che allora è tutto un altro paio di maniche e che se è così non capisce dove sta tutto il problema.

Fatta questa premessa mi viene da pensare che molti associno l’idea del matrimonio esclusivamente all’unione religiosa senza pensare a quella civile che poi è quello per cui molti si battono. Ecco perché mi sembra il caso di fare questa precisazione che a molti può sembrare ovvia, ma che a quanto pare non lo è per tutti:

I gay non chiedono assolutamente il matrimonio religioso, se mai quello civile. In più molti (forse la maggioranza) più che a un matrimonio pensano addirittura alla semplice regolamentazione delle unioni di fatto (cioè una legge che metta in chiaro diritti/doveri dei conviventi).

8 commenti:

  1. mIO CARO MA ALLORA C'è DA DIRE CHE QUESTA GENTE è UNA MASSA DI COGLIONI....MA CHE CAZZO CHE NE PUO' FREGARE DI SPOSARCI IN CHIESA? E' CHIARO CHE CI RIFERIAMO AL RICONOSCIMENTO LEGALE DEL MATRIMONIO. CHE DELUSIONE LA CUCCARINI. UN BACIO . Dino

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  2. Si GUY è starano pensdare che ancora oggi quando si parla di matrimonio siano davvero in pochissimi a pensare a quello civile e che la donna-media (ma in realtà anche l'uomo-medio) pensi immediatamente al rituale religioso piuttosto che all'unione "legale" fra due persone... Per il resto gran bello sfogo :D :D
    PS sono daccordissimo conte, siete ancora giovani per sposarvi... :P :P

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  3. Guarda DINO anche a me sembrava superfluo specificare una cosa così ovvia, ma viste le premesse mi sa che è il caso di farlo... Certa gente ha una prospettiva limitata dal paraocchi e se sente la parola matrimonio pensa subito all'abito bianco e alla marcia nuziale...
    PS si peccato per la Cuccarini, io continuerò a considerarla un'ottima professionista, ma con me ha perso parecchi punti... Un bacione anche a te ciao :)

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  4. Un po' avete ragione... capita non di rado che venga confuso il matrimonio civile con quello cattolico... ma c'è anche da dire che questa confusione non avviene così tanto spesso come pensate; altrettanto spesso la gente per tentare in qualche modo di giustificare la propria omofobia di fronte a se stessi e di fronte agli altri è pronta a arrampicarsi sui vetri con ragionamenti che cozzano persino con le proprie stesse conoscenze in materia... è un meccanismo irrazionale ma molto presente... si verifica quando nel dire no a una coppia omosessuale che si vuole sposare tirano in ballo la tiritera della procreazione mentre invece di fronte a due anziani anche decrepiti che vogliono convolare a nozze non aprono bocca nemmeno per un istante e anzi spesso si inteneriscono, commuovono, e applaudono alla cosa; e si verifica -appunto- anche quando nel dire no a una coppia omosessuale che si vuole sposare tirano in ballo la religione mentre sono i primi a essere al 100 per cento a conoscenza della separazione tra stato e chiesa anche per quanto riguarda le nozze altrimenti non riuscirebbero a comprendere come mai esistano cose come il divorzio e soprattutto la possibilità di seconde o terze nozze (che sono sempre più diffuse nonostante la Chiesa assolutamente non le ammetta e anzi le condanni senz'appello). Attenzione quindi a non scambiare il desiderio irrazionale di non sentirsi omofobi pur essendolo con l'effettiva ignoranza in merito ai diversi tipi di matrimonio. PS: io in quanto gay, in quanto persona, non mi accontento della regolamentazione delle unioni di fatto, dell'essere limitato a qualcos' "altro" rispetto al matrimonio vero... esigo di potermi unire in matrimonio vero punto e basta. Non sono persona di serie b quindi non ritengo accettabile altra soluzione che non sia la completa cancellazione di qualsiasi distinzione legale tra etero e omosex. Poi se si vuole anche creare un pacs x chiunque voglia un riconoscimento alternativo alle nozze ben venga per carità. Marco

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  5. Postilla: credo sia anche ora di emanciparsi come gay e come popolo italiano in generale dal pensiero che religione = per forza cattolicesimo... esistono molte altre chiese cristiane oltre quella cattolica, e molte di esse diventano sempre più friendly di anno in anno. La United Church of Christ in Usa celebra da anno unioni civili e veri e propri matrimoni omosex ad esempio, un altro esempio sono i luterani di Svezia, ecc... magari qui da noi si sveglieranno prima o poi i Valdesi, che già adesso sono abbastanza aperti, chissà. Ricordo che la prima coppia sposata dello stesso sesso al mondo è stata unita in matrimonio nel gennaio 2001 con rito cristiano, nella Chiesa Cristiana Metropolitana di Toronto (Canada)... il matrimonio è stato riconosciuto come perfettamente valido in seguito a causa legale.

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  6. Grazie MARCO per il tuo intervento molto interessante e davvero ben argomentato. Mi riconosco molto in quello che hai scritto e specie nel non considerarmi un cittadino di serie b: se tutti i cittadini sono uguali innanzi alla legge dovrebbero avere anche tutti gli stessi diritti, perché finché tutti avranno gli stessi doveri, ma non tutti gli stessi diritti non si potrà mai parlare di parità.
    Anche se purtroppo temo che nel nostro paese, proprio a causa delle motivazioni che hai elencato tu, difficilmente si potrà arrivare al matrimonio per le persone omosessuali prima di molti anni...
    Personalmente non penso al nostro come un paese omofono, ma invece credo che sia un paese di grandi fraccomodi, ossia se c’è da lottare per diritti che li riguardano in prima persona (penso ad esempio al caso del divorzio o delle seconde nozze che citavi tu) esprimono la loro opinione, anche mettendosi contro l’idea precostituita, cattolica o culturale che sia, invece se si tratta di problemi che riguardano "gli altri" tendono ad accodarsi alla massa senza impegnarsi più di tanto...
    PS mi auguro di ritrovarti preso su queste pagine, mi farebbe molto piacere.

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  7. Eheh concordo in pieno. Certamente frequenterò il blog, l'ho appena scoperto e mi piace :)
    Marco

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  8. In Argentina,cattolicissimo Paese(a detta della chiesa), la legge sull'"egualidad" è passata con un semplice slogan :"stessi doveri, stessi diritti ;con lo stesso nome".Luigi43

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