lunedì 14 novembre 2011

Essere o Apparire?

Può sembrare una domanda retorica a cui chiunque sia dotato di qualcosa in più di un unico neurone pigro dovrebbe rispondere “l’Essere”… e invece no, io rispondo apparire, ormai è una convinzione che mi si sta radicando sempre più…


Ora proviamo a ragionarci un attimo su. Se in una stanza ci sono 9 ragazzi simpatici, intelligenti o con qualsiasi altra caratteristica positiva, ma dall’aspetto ordinario ed in più nella stessa stanza c’è il ragazzo più sexy della città, voi chi guardate per primo o chi è che comunque cattura più degli altri la vostra attenzione?

Non ditemi il tipetto simpatico anche se un po’ timido che sorseggia un cosmopolitan (che poi sarei io) perché non è vero e lo sapete…


E la cosa non si limita solo all’ambito personale o sentimentale, ma si sta estendendo sempre più anche a quello professionale… per esempio, vista la grande mole di curricula, che giungono alle società che cercano personale, visto che ormai selezionare per titolo di studio serve a poco dato che tutti hanno ormai almeno un diploma, il principale elemento discriminatorio è diventata la foto che si allega obbligatoriamente al curriculum… per cui se sei di bella presenza un colloquio lo ottieni, altrimenti ciccia agli anni di studio e all’esperienza prematurata e te ne resti a casa…

Che poi se si trattasse di un lavoro a contatto con in pubblico la cosa potrebbe ancora avere un senso, ma invece è diventata prassi anche per essere assunti ad un call center dove te ne devi restare per 6 ore chiuso in un cubicolo al buio dove non ti puoi guardare nemmeno in faccia da solo…


Ultimo esempio, poi basta perché non voglio annoiare nessuno, può essere fatto per gli animali: come studente di veterinaria mi trova ad avere a che fare spesso con cuccioli che cercano casa (anche la mia Minù è una trovatella) e bene provate ad indovinare quali sono quelli animali che trovano casa e quali finiscono invece al canile? Se non lo avete capito ve lo dico subito, i cuccioli teneri, morbidi e pelusciosi sono quelli che trovano presto una famiglia (magari tenera, morbida e pelusciosa pure quella) e vivranno coccolati ed amati, gli altri invece, quelli meno cuccioli, meno morbidi e certamente meno pelusciosi, sono destinati a finire in un cubicolo aspettando l’ora dal gioco o qualche volontario di buon cuore che li porti a sgranchirsi le zampe per una passeggiata…



Premesso tutto questo voi adesso su cosa puntate, sull’Essere o sull’Apparire???


Noticina… questo post non consideratelo poi tanto seriamente anche perché se sei strafigo, ma dietro non c’è nulla resti comunque solo un tipo vuoto destinato a far conquiste per una sera, ma poi restare solo nella vita; se sei di bella presenza, ma al colloquio non hai niente da dire il lavoro non te lo danno ugualmente; se poi sei un cucciolo che sembra dolcissimo, ma poi sei icazzoso da morire al canile ci finisci lo stesso…

Buona giornata…

11 commenti:

  1. ma sì, bando all'ipocrisia... se hai la fortuna di avere un bell'aspetto, hai una chance in più. magari interiormente sei perfettamente uguale a quello bruttino che ti sta a fianco, però la tua bellezza fa sì che prendano immediatamente in considerazione te e non il bruttino. possiamo dire che non è giusto e che è triste, però è così... rassegnamoci! ;)

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  2. Sicuramente oggi come oggi conta più l'apparire, però non sempre la bella presenza ti aiuta se sei un ragazzo (ti invito a leggere l'articolo che Giovy ha scritto sul mio blog di recente per vedere che se un ragazzo e pure caruccio, non sempre vieni preso in considerazione)

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  3. E brava GUCHI hai capito perfettamente il senso di questo post... l'aspetto non ti da certo delle capacità in più, ma ti da di sucuro delle possibilità in più e nel mondo di oggi già avere un'occasione ti mette decisamente in vantaggio...

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  4. Beh certo FRANCESCO tutto ha un rovescio della medaglia e a volte anche l'aspetto fisico lo ha, però a pensarci bene credo che se si facesse una lista dei pro e dei contro i pro battono i contro e nemmeno tanto di misura...

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  5. "In Media est virtus"
    Bisognerebbe seguire una via di mezzo: tra un ragazzo superfigo ma ignorante come una capra e con un carattere di merda, e un ragazzo carino e interessante anche caratterialmente io sceglierei il secondo, anche se non è superbellissimissimo come il primo. Soprattutto se ci devo costruire qualcosa e non è soltanto l'avventura di una notte.
    Ovviamente noi siamo sempre in cerca del "migliore", ma questo "migliore" è un mix tra essere ed apparire. Occorre la giusta miscela tra le due cose.
    La stessa cosa vale per noi stessi.
    Se la natura mi ha fornito di un aspetto non dico bello, ma almeno gradevole e armonico, allora è mio compito curarlo, vestirlo nella maniera che più mi sta bene, valorizzarlo. Ma contemporaneamente devo anche pensare al mio cervello (che non posso di certo lasciare ad atrofizzare per correre dietro a creme di bellezza) e al mio carattere...

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  6. è un'ipocrisia dire che l'apparenza non conta. Tutti noi la vediamo e la valutiamo. Poi comunque bisogna contestualizzarla se dobbiamo fare delle scelte: esempio per un concorso di bellezza la sostanza mi interessa poco così come invece la bellezza nel caso della scelta di un politico. Buona serata

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  7. E si FEBO sono perfettamente daccordo con tè, l'ideale è un buon mix fra l'essere ell'apparire... l'apparire è quella marcia in più che ti da la possibilità di avere un'opportunità, se però dietro non c'è un minimo di sostanza poi tutto si ferma lì; ovviamente poi vale anche il discorso inverso...

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  8. AMOON onestamente vista la condizione politica in cui siamo forse avrei preferito che scegliessere i nostri politici col criterio di miss Italia...

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  9. Mmmm...io sono un po' anomalo.
    Ammetto che, parlando di donne, sono molto nella media a livello di gusti. Guardo molto l'aspetto fisico e spesso seguo i canoni estetici più banali.
    Sull'altra sponda invece il figaccione proprio non lo reggo. Guardo tutt'altro, non posso nemmeno dire che ci siano canoni fisici fissi. Si non mi piace il genere magrolino o muscoloso da copertina, ma prediligo l'uomo vero. Per il resto è questione di sguardo, gesti, sensazioni...

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