giovedì 5 gennaio 2012

Made in Love, il reality sull'amore gay tutto napoletano...

La mia cara vecchia Napoli si sta scoprendo molto più gayfriendly di quanto mi aspettassi, infatti dal prossimo 12 gennaio partirà su una TV locale NapoliTV la trasmissione “Made in Love”, una sorta di Uomini e Donne in chiave gay…


Da quanto ho capito la cosa dovrebbe svolgersi in chiave di gioco televisivo/reality con due corteggiati (chiamateli pure tornisti se volete) ed una serie di corteggiatori che verranno valutati da una giuria di esperti (esperti in che????) e a seguito di prove di compatibilità verranno man a mano eliminati… ad insaporite il tutto ci sarebbe la presenza di alcuni ex dei concorrenti che dovrebbero aiutarli/osteggiarli nella vicenda…


Se la cosa all’inizio mi aveva lasciato un po’ perplesso in quanto mi sembrava la solita trovata per fare ascolti magari alle spese della credibilità del mondo gay che è sempre più macchiettizzato dalla tv poi invece, guardando le immagini dei casting che cominciano a vedersi sulla rete, mi sono reso conto che forse questo tipo di trasmissione può avere addirittura un certo valore educativo… in un mondo in cui la massima aspirazione sembra quella di diventare tronista o velina forse vedere un ragazzo gay in questo ruolo può veramente essere un punto di partenza per tanta gente per capire che forse forse un gay non è tanto diverso da un etero…


Curioso di vedere cosa ne verrà fuori vi lascio uno soezzone dei casting per la trasmissione che ho trovato su corriere.tv:


8 commenti:

  1. un piccolo passo nella direzione giusta? speriamo!

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  2. Beh GUCHI un passo lo è di certo, ma prima di dire in che direzione è aspetto di vedere la prima puntata...

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  3. Nooooo!!! Non bastava Uomini e Donne... adesso pure il doppione!!! Siamo circondatiiii!!!
    Ahahahah! XD Ovviamente scherzo!
    Spero davvero che questo esperimento sia positivo e costruttivo e non sia soltanto una trovata per fare ascolti sfruttando il fenomeno "omosessualità".
    Tu comunque tienici informati :)

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  4. Esprimo anch'io qualche perplessità: come dicevo qua
    http://hereinthecloset.blogspot.com/2012/01/laudience-e-gli-invertiti.html
    è un periodo che i gay fanno audience...
    Mi puzza tanto di tutto ciò.
    Voglio dire, se l'obiettivo è quello di raccontare con serietà la vita gay, perchè non fare ad esempio una docufiction raccontando storie reali? Perchè usare sempre la formula del reality dove, il tipo di linguaggio narrativo usato porta solo a parteggiare per l'uno o per l'altro concorrente (ho detto bene, "concorrente", non persona) e i personaggi partecipanti sono catalogati solo come aspiranti "velini"?
    Detto questo, sarà "lo stile" a far la differenza e quello ce lo potrai raccontare tu che ricevi quella tv locale.
    Speriamo in bene, perchè potrebbe essere, come tutti auspichiamo, una bella occasione per raccontare che l'amore gay non è diverso dall'amore etero.
    Speriamo anche in autori capaci e intelligenti... perchè non bastano le buone intenzioni.
    Come disse Wilde: "è con le miglori intenzioni che si sono prodotte le opere peggiori".

    Scusa se i miei contributi son sempre un po' critici ma tu sai postare spesso argomenti intelligenti che riescono a scuotermi. Il tuo blog mi piace per questo. :)

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  5. Lo leggevo l'altro giorno....non saprei, ma sono curioso.

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  6. Beh FEBO è di certo un'esperimento da tenere d'occchio... a seconda di come gli autori si giocheranno le loro carte si potrà rivelare unagrande cavolata o al contrario una bella cosione... staremo a vedere e ovviamente vi farò sapere :)

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  7. Sai (IN) mentre scrivevo questo post mi era venuto in mente proprio il tuo che avevo già letto e commentato...
    Onestamente essendo quella che propone questo show una piccola tv commercale è chiaro che il loro obiettivo è solo quello di fare degli ascolti e quindi garantirsi i contratti pubblicitari che questi determinano, ma se nel farlo riescono ad aprire la mente a chi in genere l'ha ben chiusa usando la chiave dello show/reality allora ben venga...
    poi in fondo a fare la differenza, comme sei stesso tu a dire sarà lo "stile"... staremo a vedere, e nel frattempo speriamo bene :)

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  8. Che dire BIMBO è di certo un esperimento curioso, quanto menono da vedere e poi chi sa...

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