L’altra notte guardavo La 25a ora su La7, un programma in cui si manda in onda il meglio del cinema indipendente con commenti dei registi e degli attori. Non sempre ho l’occasione di guardarlo, ma se capita ne approfitto... il film dell’altra notte era Onde di Francesco Fei, un film italiano del 2005.
Il film racconta la storia di Francesca, che pur essendo una splendida ragazza ha dalla nascita una voglia viola che le deturpa vistosamente il viso, questa cosa le ha creato per tutta la vita problemi nel rapportarsi con le altre persone; quando però per caso incontra Luca, un musicista non vedente, riesce, proprio grazie all’handicap del ragazzo, ad instaurare con lui un rapporto vero che va oltre le proprie paure ed insicurezze.
Tuttavia, proprio per colpa di queste paure, lei rischia di rovinare questo rapporto e ciò non per il proprio difetto fisico, di cui il ragazzo ovviamente non si può nemmeno accorgere, ma perché in tanti anni è entrata ormai nel “personaggio” della donna giudicata e discriminata per il proprio aspetto e non riesce ad uscirne, nonostante si accorga perfettamente che con quel ragazzo questo personaggio non ha assolutamente senso di esistere…
È curioso notare come a volte la vita ci porta a costruirci dei personaggi (il macho, il bravo ragazzo, “l’anima della festa”, l’emarginato, la casalinga, la donna in carriera, ecc…) che a lungo andare finiscono per intrappolarci e ci portano ad agire in certi modi più perché ci siamo abituati a fare così, che perché lo vogliamo veramente…
E voi vi siete mai sentiti intrappolati in un ruolo?
La 25^ ora lo consiglierei a tutti di guardarlo.. cmq hai perfettmente ragione Majin a volte passiamo così tanto tempo a nasconderci dietro un ruolo, una maschera, un paravento che a lungo andare fa solo danni sia a noi che agli altri e se poi decidi di privartene diventa impossibile che gli altri vedano quello che davvero sei. Bel post.. bel corto che ho visto pure io fra l'altro ^_^
RispondiEliminaIo mi sono sempre sentito brutto. Ricordo come nell'adolescenza ero pieno di brufoli in viso (ora nemmeno uno)...ricordo che avevo la paranoia delle spalle strette...ora mi guardo allo specchio e vedo un ragazzo carino, anche bello..e le mie spalle...beh, sto facendo palestra..eppure ancora oggi mi sento ogni tanto intrappolato in quelle spalle strette e in quel corpo troppo magro..
RispondiEliminaSai FRANCESCO considerando che il cinema italiano sforna prevalentemente cinepanettoni avere una finestrella aperta sul cinema indipendente è davvero un'opportunità interessante e direi anche unica visto che come genere non lo si può definire popolarissimo...
RispondiElimina:)
Bel post, bella riflessione! Spesso, i ruoli da cui non sappiamo uscire, nascono dalle ferite. Il ruolo è si maschera per nascondersi ma soprattutto per difendersi. Io mi ci sento dentro in pieno.
RispondiEliminaGuarda FEDE il rapporto con l'immagine era assolutamente pessimo anche per me... non mi vedevo mai adatto e soprattutto non mi piacevo per nulla. Oggi non è che mi veda molto meglio allo specchio, ma fotunatamente sono cresciuto e il tutto lo supero con un bel " sarà pure, ma chi se ne frega!" :)
RispondiEliminaLa cosa peggiore BIMBOVERDE è che spesso non c'è ne si rende nemmeno conto e si va avanti in maniera automatica...
RispondiEliminaForse (IN)CONSAPEVOLE capire il ruolo che interpretiamo è la chiave per capire realmente noi stessi e magari, se quel ruolo ci va stretto, anche per cambiarlo...
RispondiEliminaSe le maschere da una parte possono proteggerci, dall'altra rischiano invece di soffocarci...
Dio santo sì. Tutti i giorni! E più volte al giorno.
RispondiEliminaSono cresciuto intrappolato all'interno di quello che gli altri volevano che io fossi e sono diventato talmente bravo nell'essere chi l'altro vuole che ora so essere mille me! Ogni giorno mi maschero da qualcuno, ogni persona che incontro vede un me diverso...
Alla fine però, ogni maschera che indosso sono sempre io!
mi sento molto affine a Gaihardo in questo, perchè fin da bambina genitori e nonni hanno lavorato per costruirmi addosso il personaggio che volevano che io fossi - ovvero la brava bambina prima e la brava donnina poi - e queste cose, se fatte bene, ti segnano inevitabilmente per tutta la vita. per questo motivo ho passato anni dentro a un ruolo che in fondo non era il mio, fino a che non ho aperto gli occhi; è la consapevolezza che mi sta salvando dal diventare anche una brava nonnina!
RispondiEliminaE come se non mi ci son sentito! E purtroppo la gente (spesso anche la famiglia) non comprende che anche una battuta (magari fatta giusto per scherzare ma ripetuta costantemente) può far più male che bene, quando si cerca di fare qualcosa per uscire dal ruolo che si è portato per anni.
RispondiEliminaBuona giornata majin ;)
intrappolato certo che si: nella mia timidezza. Ci ho lavorato su e qualcosa in me è cambiato, ma spesso vorrei fare tante cose, poi mi sento decisamente frenato :) Buona giornata
RispondiEliminaAbbiamo trattato lo stesso argomento caro mio amico. Mi sento anche io come la ragazza dalla voglia di mosto sul viso ma ho deciso di recarmi dal chirurgo plastico per farmela togliere. Un bacio. Dino
RispondiEliminaBellissima riflessione, Majin! Purtroppo penso che molto spesso rimaniamo intrappolati in un ruolo senza neanche accorgerci e ciò perchè senza rendercene conto ci facciamo condizionare dai giudizi degli altri :-(
RispondiEliminaP.S.: non conoscevo questo film! Molto interessante. Grazie per la segnalazione :-)
bellissimo film maj. Intrappolati nel ruolo che ci danno gli altri? ... mi accadeva in passato, soprattutto sul lavoro, per esigenze professionali. Ma nella vita extralavorativa sono abbastanza libero e quando mi rendo conto che un gruppo mi assegna un ruolo che non è il mio, se la cosa inizia ad essere fastidiosa cambio gruppo.
RispondiEliminaIn questo allora siamo estremamente simili GAIHARDO, più volte un pio amico mi ha fatto notare questo di me… è consolatorio sapere di non essere l’unico :p
RispondiEliminaAnche perché sono convinto che se pure uno mostra delle sfaccettature diverse alla fine resta pur sempre lo stesso individuo…
Sai CAROLINA penso che la consapevolezza possa essere la più grande conquista a cui si possa arrivare… sono convinto che essendo ora una donna consapevole sarai una nonna cosciente che molto, ma molto meglio di una brava nonna :)
RispondiEliminaPurtroppo MSL la gente, anche la famiglia, non ha sempre la corretta percezione di quello che uno in realtà si porta appresso e finiscono così, anche involontariamente e con le migliori intenzioni, per ferire senza nemmeno accorgersene…
RispondiEliminaBeh AMOON se non solo l’hai riconosciuta, ma ci hai anche lavorato su e sei riuscito a fare dei passi avanti allora sappi che sei anni luce avanti a me… non posso che farti i miei complimenti…
RispondiEliminaIn un modo o nell'altro DINO tutti abbiamo la nostra voglia a deturparci il volto... affrontarla però al contrario non è cosa da tutti... per cui complimenti a chi lo fa...
RispondiEliminaUn bacione, ciao :)
Il non accorgercene KAPPABI credo che sia proprio la cosa peggiore… se ci si ritrova intrappolati e non c’è ne si rende nemmeno conto è una tragedia perché non si può nemmeno fare nulla per uscirne…
RispondiEliminaPS nemmeno io lo conoscevo, poi ne ho sentito l’intervista al regista che precedeva la messa in onda… alla fino ho capito che dovevo assolutamente vedermelo :)
PIER posso solo dire che ammiro il tuo essere deciso, io non riuscirei ad abbandonare in questo modo un gruppo, certo nemmeno a subire un ruolo che non gradisco passivamente… in genere tendo ad arrivare ad un compromesso più o meno decoroso per entrambe le parti; non sempre funziona, ma almeno ci provo :p
RispondiEliminaEh sì, la 25° ora è una delle cose che mi manca della tv. Ho visto dei corti eccezionali all'epoca.
RispondiEliminaQuanto al ruolo, un po' ce lo cuciono addosso gli altri, un po' ce lo ritagliamo noi. E un po' lo programmiamo senza accorgerci di aver già scritto tutto il copione e di recitare ogni giorno una parte che neppure sappiamo che stiamo recitando.
intrappolato in un ruolo? direi di si...
RispondiEliminami consideravo brutto, sfigato e troppo un bravo ragazzo e me autoconvincevo cosi tanto che alla fine, a seconda di con chi mi relazaionavo (a casa, a scuola, etc etc), era quello che di me emergeva.
I miei amici continuano a dire che io non sono timido.
RispondiEliminaNon capisco per quale motivo si sono messi in testa questa cosa.
Io sono timido dannazione.
Sono timido!!
Sai ROCCIA penso proprio che il non accorgersene sia la situazione peggiore, perché se almeno uno lo sa di interpretare un ruolo può anche decidere di uscirne se comincia a non andargli più bene, ma se non sa nemmeno questo è davvero condannato a viverlo a vita…
RispondiEliminaSai SKRAM ti comprendo benissimo era (e a volte lo è ancora) il modo in cui mi vedevo io... non è facile uscire da quest'ottica anche se hai un mare di persone che ti dicono che non è così... alla fine uno si vede come si autoconvince di essere e finchè non cada quel velo è impossibile verdersi per ciò che si è realmente...
RispondiEliminaTi sembrerà strano LORD, ma io ho una teoria a riguardo: sono convinto che più uno è timido e più si sforzerà di non sembrarlo e di conseguenza sembra esserlo molto meno degli altri... teoria contorta, ma secondo me molto vera :p
RispondiEliminaLa teoria che esponi a Lord è verissima, Majin! Te lo dice una che è timida, ma che, agli occhi di chi non la conosce molto bene, non appare affatto anzi, sa di apparire il contrario. E questo perchè cerco sempre di vincere la mia timidezza. Certo non sono più così timida come quando ero adolescente (il passare degli anni dà più sicurezza), ma ci sono situazioni dove la mia timidezza riesce ancora a bloccarmi...
RispondiEliminaAzz, avevo risposto in modo articolato e divertente, ma mi ha cancellato il commento :(
RispondiEliminaparanormal activity sub ita , ieri sera. Fa paura ma non sono sicuro fosse quello in prossima programmazione. Ti ho linkato . Baci VarX
RispondiEliminaCredimi KAPPABI ti capisco perfettamente... infatti questa teoria l'ho elaborata proprio grazie ad anni di timidezza affrontata a testa bassa...
RispondiEliminaConoscendoti ROCCIA vado a fiducia :P
RispondiEliminaParanormal activity? Io lo vidi al cinema quando uscì, ma sinceramente non mi fece molta paura anzi... a parte qualche scena (sul finale soprattutto) lo trovai un pò noioso... PS linkato? vengo a dare un occhio subito :)
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