Pensando all’estate che si avvicina la memoria mi è tornata all’estate dello scorso anno e al viaggio fatto in Giappone, mi sono però accorto che fra i resoconti del viaggio che ho fatto sul blog avevo omesso proprio di parlare di una delle più affascinanti città che ho visitato: Kyoto
Si tratta dell’antica capitale imperiale nonché di una delle città più visitate dai turisti di tutto il Giappone che per l’occasione usano soggiornare nei ryokan, delle strutture alberghiere tipiche ospitare in case tradizionali in cui le porte sono ancora fatte di carta come nella tradizione e ci si toglie le scarpe per camminare in casa il cui pavimento è l’ancor più tradizionale tatami. Purtroppo visto che non siamo riusciti a prenotare per tempo il soggiorno nel ryokan l’abbiamo perso e ci siamo dovuti accontentare di un albergo in stile occidentale :(
La prima tappa è stata assolutamente improvvisata ed abbiamo girato senza una meta precisa per la città e per Gion in particolare ammirando quella che è l’attrazione principale e cioè le geishe, un vero monumento vivente alla cultura giapponese… in realtà non ne abbiamo viste poi molte anche perché essendo estate inoltrata ed essendo gli abiti tradizionali che indossano (i kimono) molto pesanti e a più strati le poverine erano decisamente affaticate…
La seconda tappa, invece, è stata la Kyoto orientale, una delle zone culturalmente più significative del Giappone (tanto da essere considerata dall’ Unesco patrimonio mondiale dell’umanità), ma non avendo tempo di vederla tutta ci siamo limitati all’itinerario della guida che include i più belli e importanti santuari della zona: tempio Kiyomizu-dera; pagoda di Yasaka-jinia; tempio di Kodai-ji; tempio di Chion-in; tempio di Shoren-in ed in fine santuario di Yasaka-jinja.
Tutta la zona è estremamente caratteristica piena di bancarelle colorate e di mercatini in cui si può trovare di tutto compreso un disgustoso gelato al the verde… ed è comunissimo vedere ragazzi e ragazze girare con gli abiti tradizionali estivi, davvero molto belli e colorati quelli femminili con i motivi più svariati e classici ed eleganti quelli maschili dalle varie tonalità di grigio…
La cosa più strana era vedere le donne che andavano a fare la spesa con gli abiti tradizionali :)
I tuoi post sul Giappone li avevo già letti e li ho trovati molto interessanti :) Hai fatto davvero un viaggio portentoso, organizzato molto bene :) Si può dire che tu abbia visto tutto del Giappone :)
RispondiEliminaForse non ti ho mai detto che sono stata anch'io in Giappone, però potei visitare solo Tokyo e Kawakura. Avrei voluto visitare almeno Kyoto, ma non ci fu il tempo (era un viaggio lavoro/turismo, per cui rimasi solo 4/5 giorni).
A me piace molto il Giappone e la cultura orientale in genere: per lavoro talvolta ho contatti con giapponesi e di loro mi piace la grande organizzazione (che potei anche constatare sul posto), oltre alla puntualità (ricordo la metropolitana, la cui partenza spaccava il minuto/secondo, con tanto di capostazione che controllava l'orologio :)) e l'ordine. E' un Paese che mi piacerebbe visitare bene :)
P.S. cosa stai facendo nell'ultima foto in basso???
P.P.S.: hai letto "Memorie di una geisha"? Se non l'hai fatto, te lo consiglio (è meglio del film!)
Grazie MUPPY mi piace la definizione “portentoso” esprime molto bene il concetto :) La fortuna fu quella di avere molto tempo a disposizione, un po’ più di un mese che ci ha permesso di girare con calma e guardare le cose non tento con l’occhio frettoloso del turista, ma con quello più calmo e attento del viaggiatore…
RispondiEliminaL’organizzazione ha richiesto molto tempo, circa sei mesi per organizzare tutto, cercare informazioni in giro, prenotare gli alberghi, i biglietti di aereo e treno, ecc… considera poi che avevamo un budget risicato all’osso per fare tutto… pensa che con circa 2.000 euro a persona in totale dovevamo fare tutto dall’aereo, all’albergo, al vitto e agli ingressi nei vai luoghi e musei, oltre che l’acquisto si vari souvenir…
Non è solo la puntualità ma anche la cortesia e la disponibilità che i giapponesi dimostrano che mi ha colpito molto… ad ogni esigenza si sono sempre fatti in quattro per aiutarci, per trovare un albero, un posto o anche solo per capire quale treno prendere o in che ristorante andare a cenare… dimostrano un rispetto per il prossimo che raramente ho riscontrato dalle nostre parti.
PS Lì ero in un tempio di Kyoto e quello che tento di sollevare senza riuscirci è un bastone cerimoniale del monaco che aveva fondato il tempio e che la leggenda vuole dotato di misteriosi poteri spirituali…
PPS Devo ammettere di aver visto solo il film che per altro è tra i miei preferiti in assoluto, ma non ho letto il libro… magari potrei prenderlo per questa estate :)
Hai ragione, Majin, sulla cortesia dei giapponesi:) Pensa che io, camminando per strada con i miei amici, fui fermata da un signore che si offrì di farci da guida: lui era nella sua pausa pranzo, camminò un po' con noi e ci accompagnò poi fino ad un centro commerciale che cercavamo.
RispondiEliminaL'unico grave handicap dei giapponesi è la lingua: in pochissimi parlano inglese, e purtroppo molti lo parlano male (è più facile trovare giapponesi che parlano bene l'italiano:).
Comunque sei stato bravissimo a restare nel budget di 2000 Euro per un viaggio così!!! Mi pare di capire che avete organizzato tutto da soli (via Internet?) Complimenti!!!
Io adoro organizzare i miei viaggi...sto pensando dove andare il prossimo inverno.... :)
Pensa MUPPY è capitata una cosa simile anche a noi… quando siamo arrivati a Tokyo cercavamo disperatamente il nostro albergo visto che le indicazione che avevamo erano state tradotte prima dal giapponese all’inglese e poi dall’inglese all’italiano (?!?!?) poi un ragazzo molto cortese si offre di aiutarci e alla fine passa mezz’ora a cercare l’albergo con noi e non ci lascia finché non lo troviamo nonostante capiamo che era lì per aspettare un’altra persona con cui aveva un appuntamento… in Italia nessuno l’avrebbe mai fatto!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la lingua è stato complicatissimo anche per noi… in tre nessuno di noi parlava ne giapponese ne inglese… alla fine però da buoni napoletani ci facevamo capire ugualmente :P
Per quanto riguarda il budget in effetti non è stato semplice restare in quella cifra, ma organizzando tutto da qui (si lo abbiamo fatto da soli via internet) superando così il problema lingua ci siamo riusciti :)
PS e si organizzare i viaggi da soli è la cosa più bella, perché puoi decidere da te che fare senza dover seguire itinerari o percorsi prefissati ed adattando il viaggio a te e non invece adattandoti tu al viaggio…
Se mai ne avrai l’occasione io ti consiglio senza dubbio di andarci BIMBOVERDE, si tratta di una terra piena di contraddizioni dove coesistono antico e moderno in un modo perfettamente bilanciato, in cui la tradizione delle geishe si associa alla modernità della tecnologia più avanzata…
RispondiEliminaPS ti sei scelto un hobbie bello costoso...
nel qual caso BimboveLde... Maj ma stai benissino con i capelli raccolti e i fiori di pesco hhihi
RispondiEliminadai scherzo... il Giappone è un luogo talmente remoto nel mio immaginario che lo associo alla luna. Però leggendo i tuo post ora è più concreto :)
Wow Majin in Giappone? Un viaggio pazzesco.. uno di quelli che ti segna e cambia la vita.. deve esser stato davvero un'esperienza pazzesca da quello che leggo.. sono contento che ti sia divertito e spero tu ci possa tornare quanto prima... ciao ciao ^_^
RispondiEliminamolto bello questo racconto come del resto i precedenti sul giappone. La pro loco locale dovrebbe darti un premio. Trovo anche pertinente la scelta di parlare di kyoto adesso: oggi è la giornata mondiale per l'ambiente e ad oggi il protocollo firmato a kyoto è l'unico pezzo di carta dove sono stati fissati degli obiettivi per la salvaguardia del nostro pianeta. Baci, ciao...
RispondiEliminaIn effetti come dati torto PIER il Giappone è esattamente dall’altra parte del mondo ed è legato ad una cultura ed ad un modo di vivere completamente diverso dal nostro… tuttavia è una terra fantastica e un po’ magica che credo meriti davvero di essere vista sia per quello che è che per quello che rappresenta :)
RispondiEliminaDecisamente si FRANCESCO ho avuto la fortuna di starci più di un mese la scorsa estate e ho girato parecchio sia fra le più grandi città che fra i piccoli centri rurali dai grandi grattaceli di Tokyo alle piccole case tradizionali di Kyoto con ancora porte scorrevoli in carta e tatami sui pavimenti… ho passeggiato sulle sponde del pacifico e sui ciottoli dei giardini zen nei templi buddisti, ho visto le sfarzose cerimonie buddiste e quelle più intime e raccolte dello scintoismo… e si tutte esperienze che segnano :) Ma è stata anche una vacanza allegra all’insegna della spensieratezza facendo tardi a ridere e bere sake nelle stanze, cantando le canzoni degli 883 a squarciagola per le strade di Osaka e a mangiare le cose più strane e innominabili :P
RispondiEliminaDi certo un giorno ci tornerò GUY, è una promessa che mi sono fatto e che ho fatto ai miei amici… è stata una delle vacanze più belle in assoluto della mia vita e se veniste anche voi potrebbe essere solo migliore :)
RispondiEliminaIn ogni caso il prossimo viaggio in programma è negli USA una cost to coast da Miami a Los Angeles passando per le più grandi città degli stati Uniti e per i posti più caratteristici… spero solo di poterci andare presto :)
AMOON il protocollo di Kyoto è un documento estremamente importante che ha un significato concreto proprio perché non parla di intenzioni ipotetiche ma di numeri concreti… il problema è che, troppi paesi se ne infischiano ed adottano politiche ambientali che sono all’orlo del disastro ecologico… speriamo che in futuro si guardi a questo documento con più responsabilità…
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