In questi giorni si sente parlare spesso, di Iran in relazione a due casi che stanno facendo il giro del mondo, quello sicuramente più conosciuto di Sakineh Mohammadi-Ashtiani e quello un po’ meno di Ebrahim Hamidi.
Sakineh ha 43 anni ed è stata condannata con l’accusa di adulterio a 99 fustigate che ha già subito, poi, aggiungendo all’accusa anche quella di complicità nell’omicidio del marito, è stata condannata in via definitiva alla morte per lapidazione. Condanna che le è stata imposta a seguito di una confessione estorta sotto tortura e di un processo assolutamente sommario.
Ebrahim invece ha 18 anni ed è stato accusato di aggressione sessuale nei confronti di un uomo quando ne aveva solo 16. Anche nel suo caso la sentenza di condanna a morte (nel suo caso sulla forca) è arriva dopo una detenzione di tre giorni durante i quali al ragazzo è stata estorta una confessione sotto tortura. Di recente la stessa vittima ha ammesso in una dichiarazione registrata che i genitori gli avevano fatto pressione per muovere false accuse, tuttavia Ebrahim resta condannato a morte con l’accusa di “sodomia”.
In questo momento il ragazzo non è più nemmeno difeso da un avvocato, in quanto il suo avvocato è stato costretto a fuggire dal paese sotto minacce di morte…
Inizialmente ero indeciso sullo scrivere qualcosa o meno sull’argomento visto che in giro, sui blog, sui giornali e in tv se ne parla più che abbondantemente, poi ho deciso di scrivere questo post dopo aver ascoltato l’appello del figlio ventiduenne della donna che ha chiesto al mondo di non calare l’attenzione sul caso della madre in quanto afferma che se oggi è ancora viva è solo per il clamore che il caso mediatico ha suscitato.
Ecco perché ho scritto questo post, per non calare l’attenzione e per tenere viva la speranza di salvare delle vite che non meritano di essere spezzate…
Se volete e se potete vi prego di fare altrettanto, in fondo bastano due righe e si può tenere accesa una speranza…
Majhin hai fatto bene, più se ne parla più voci si alzeranno affinché questo schifo possa trovare fine. E' triste tutto ciò.. e triste vedere che cambiando gli ordini degli addendi, nomi e stati, le vittime sono sempre le stesse.
RispondiEliminap.S. scusa la h in più su Majin
RispondiEliminaPurtroppo è vero FRANCESCO… sembra di leggere e rileggere le stesse notizie che si ripetono, uomini e donne condannati senza un vero motivo ad una delle pene più inique ed atroci che esistano, speriamo che almeno parlandone si possa fare in modo che la cose prendano una piega più conforme alla natura umana…
RispondiEliminaPS... onestamente non me ne ero nemmeno accorto... chi sa se scritto così in qualche lingua ha qualche significato?
proprio domani sera nella mia città ci sarà un'iniziativa per il caso di Sakineh: "camminerà una donna velata fra la gente, chiunque vorrà potrà donarle un fiore, invece che ucciderla con un sasso". ho anche appena finito di leggere che su 53 paesi africani, l'omosessualità e considerata reato in 38. direi che non c'è altro da aggiungere... purtroppo.
RispondiEliminaMio caro, provo solo tanta tristezza nel leggere queste notizie. e noi che ci lamentiamo della Razzi . Un bacio VarX
RispondiEliminaE si BIMBOVERDE lo è speriamo solo siano in molti a farlo ed ancora in più ad aprire le coscienze a certi temi...
RispondiEliminaQuesta CAROLINA mi sembra davvero una splendida iniziativa... lasciare un fiore anzicchè lanciare una pietra, questa dovrebbe essere la vera essenza dei rapporti umani, mi auguro che abbia una bella affluenza di persone, questo non solo per Sakineh, ma per tutto il genere umano, perchè il genere umano è molto migliore di così...
RispondiEliminaTristeza penso la proviamo tutti VARSEX... l'unica cosa che possiamo fare è quella di contrapporre alla tristezza la speranza... parlarne e lasciare questa fiammella attiva è l'unica cosa che possiamo fare...
RispondiEliminaChe bello se si potesse arrivare al giorno in cui potremo dire: "mai più!"
RispondiEliminaE' giusto sensibilizzare l'opinione pubblica su fatti - inconcepibili - del genere.
RispondiEliminaAlmeno per non far morire la speranza che qualcosa possa cambiare anche in Paesi dove le leggi tendono a colpire i più deboli...
Resta comunque tristezza ed aggiungerei un senso d'impotenza davanti a tutto ciò perchè la strada di un cambiamento la vedo molto lunga...
Ottima iniziativa, Majin. La migliore arma contro il dilagare dell'ingiustizia e dell'ignoranza è informarsi ed essere giusti. Anche i valori sono contagiosi.
RispondiEliminaMa non basta: occorre anche concretizzare in azioni politiche concrete. Perché stare a guardare sdegnati non risolve i problemi.
E si (IN)CONSAPEVOLE, onestamente non so se mai lo vedremo, ma sarebbe davvero bello... decisamente un mondo migliore...
RispondiEliminaDecesamente lunga MUPPY... se si vuole arrivare ad un cambiamento vero la strada da percorrere è lunga ancora anni luce.
RispondiEliminaUna volta chiesero a Madre Teresa come avrebbe fatto a salvare tutti poveri del mono e lei rispose uno alla volta...
Certo che sono tantissime le persone nella stessa condizione di Sakineh ed Ebrahim, ma se con un pò di impegno si riesce a tenere in vita loro si sarà fatto un passo nella giusta direzione...
Guardare sdegnati e non agire ROCCIA è come vedere un barbone che sta male in strada, dire "poverino", ma poi continuare per la propria strdada...
RispondiEliminaPurtroppo le azioni politiche che possiamo fare sono estremamente limitate, parlarne, firmare petizioni e non calare l'attenzione sono le uniche armi (spuntate) a nostra disposizione...
Majin ho letto sul blog di SkraM che cerchi "Latter days" in italiano.. come ti ho detto pure lì in commento, lo trovi su "il mondo espans odel cinema gay".. se ti vaa.. prendi pure ^_^
RispondiEliminaGrazie per la dritta FRANCESCO... purtroppo ho un problema tecnico con la mia connesione: sono orfano di ADSL, sto navigano con l'analofico a 50k e in queste condizioni posso scaricare poco e niente :( Però mi segno il link e appena posso (magari approfittando dei PC della mia facoltà) me lo scarico e me lo vedo :)
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