giovedì 18 aprile 2013

Genitori e figli (gay)




Non si può scegliere se essere gay o meno, ma si può scegliere se e a chi dirlo… tra le persone verso cui ci si crea più problemi e remore ad affrontare l’argomento ci sono senza dubbio i genitori…
Le reazioni dei genitori ovviamente non sono sempre le stesse e possono arrivare anche a casi limite sia nel bene, con la piena accettazione ed il sostegno verso il proprio figli/figlia gay o al contrario essere estremamente drammatiche con la rottura, talvolta permanente, dei rapporti.
La notizia che vi riporto oggi viene dal South Carolina dove una coppia di genitori (i coniugi Chadwell), con il sostegno della propria chiesa, ha deciso di dare in adozione la figlia sedicenne perché gay…

La domanda che mi pongo io per prima (ma no l’unica) è come si può crescere, amare, supportare una figlia per ben 16 anni e poi quando questa confessa, non di essere una terrorista, un assassina o qualsiasi altra cosa abominevole, ma solo di essere lesbica, abbandonarla così a se stessa?

Ma si rendono conto questi genitori (anche se non so con quale coraggio si siano fatti chiamare genitori fino ad oggi) delle conseguenze psicologiche che una tale azione avrà nei confronti della crescita psicologica della ragazza e di che genere di trauma una cosa simile può creare?

C’è chi dice che il riconoscimento dei matrimoni egualitari sia segno dell’inizio della fine del mondo, io credo che se segni si vogliano trovare siano proprio cose come questa…

12 commenti:

  1. prendo questo discorso in senso più ampio; credo che il punto sia che ci sono genitori che vogliono creare i propri cloni, per questo non accettano che i figli siano diversi da loro, e questa diversità può essere l'orientamento sessuale, ma non solo. io credo che quando si mettono al mondo dei figli si debba avere bene in mente che un giorno diventeranno delle persone adulte che saranno necessariamente diverse da noi, perchè avranno i propri gusti, le proprie convinzioni, il proprio carattere. accettare questo è molto difficile per tanti genitori, ma è fondamentale se si vuole avere un rapporto positivo e costruttivo con i propri figli. quindi non capisco gente come quella del post, nè altra che costringe i propri figli a seguire una data professione, per esempio. quelli del post comunque sono semplicemente abominevoli (detto da mamma, oltre che da persona!)

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    1. Beh cara guchi se più genitori la pensassero come te le cose andrebbero meglio per molti figli, non solo gay, ma anche etero...
      spero che i tuoi figli si rendano conto della fortuna che hanno avuto ad averti come madre :)

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  2. io credo che quando accade una cosa del genere i "falsi" genitori, che hanno messo al mondo i propri figli giusto per un interesse egoistico, perchè quando ti sposi, poi devi procreare e fare una famiglia, vengano smascherati. La sessualità, che non è una scelta, ma anche le scelte personali del figlio, non possono influenzare l'amore della famiglia, altrimenti è chiaro su cosa si fondasse questo amore, e i castello di carte crolla.

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    1. E si Pier questa era una famiglia (se famiglia lo è mai stata) fondata sul nulla e senza basi e secondo il mio modo di vedere senza amore... non si può smettere di amare un figlio da un giorno all'altro e decisere di lasciarlo solo a se stesso, se lo si fa è perchè quall'amore non c'è mai stato...
      per quanto non si possa essere daccordo con le scelte (per quanto di scelta in questo caso non si tratta) di un figlio non lo si può buttare via come un televisore rotto...

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  3. Subito la devono adottare, non ci deve rimanere un giorno di più con dei genitori di merda così! Qualunque cosa tuo figlio decida nella sua vita tu genitore sei colui che lo ha visto nascere, crescere e diventare quello che è... Devi essere un mostro anche solo per farci un pensierino su una cosa del genere! Puoi non condividere tante cose che pensa e fa tuo figlio, ma è tuo figlio...

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    1. Il fatto è che a certa gente non dovrebbero permette proprio di essere genitori... e dire che l'amore genitoriale dovrebbe essere innato, perfino cani e gatti hanno verso i propri cuccioli più amore di quanto queste persone hanno dimostrato alla loro figlia...
      Spero veramente che riesca a trovare in una nuova famiglia tutto l'amore e il supporto che la propria gli ha negato...

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  4. Sei mesi dopo andò appositamente a casa per dire loro che era lesbica. In seguito, per anni, si chiese perché l'avesse fatto - se si trattava, come aveva detto allora a se stessa, di un atto di integrità politica, motivato da un vero bisogno di essere onesta coi suoi genitori; o se invece non si trattava di vendetta vera e propria, vendetta e liberazione. A quel punto si era ormai convinta da parecchio tempo che il suo lesbismo fosse una cosa neutra, né buona né cattiva di per sé. Ma sapeva anche che questo fat­to neutro della sua vita, una volta presentato ai genitori, sareb­be stato altrettanto potente di un machete brandito davanti alle loro facce e avrebbe causato ferite altrettanto profonde. Aveva fatto molti preparativi, consultato molti libri. «Il pomeriggio è il momento migliore» l'aveva consigliata Cornelia Patterson, e dunque Jerene, il pomeriggio, condusse cerimoniosamente i suoi genitori in soggiorno per dare loro la notizia. Mentre lei parlava suo padre guardò fuori della finestra verso gli oleandri in giardino; sua madre sedette sul sofà e pianse. «Hai finito?» le chiese Sam dopo che era stata in silenzio per qualche secondo.
    «Sì, ho finito.»
    «Allora ti dirò una cosa. Ti dirò che avrei preferito che mi dicessi che avevi un cancro.» Non distolse mai lo sguardo dagli oleandri.
    «Papà» disse lei. «Come fai a dire una cosa del genere; come fai a startene lì e dirmi una cosa del genere?»
    «Dico sul serio» disse lui, girandosi. «Sei sempre stata una delusione per noi, ci hai sempre dato dei problemi. E adesso tornare a casa con questo... Questa porcheria, questo sacrile­gio. Cosa ti aspettavi che facessi, che mi rilassassi sulla poltro­na e sorridessi?»
    «E come un lutto» mormorò Margaret piano piano dal sofà, tra i singhiozzi. «È come se fosse morta.»
    «Mamma!» disse Jerene. «Papà! Non dite queste cose. Io sono ancora la stessa. Sono sempre vostra figlia, la vostra Jerene. Vi prego! Sto solo cercando di essere onesta con voi, di dirvi la ve­rità per una volta.»
    Suo padre allontanò gli occhi da lei, guardò ancora una vol­ta fuori della finestra. «Tu non sei mia figlia» disse. «Ringrazio Dio almeno per questo. Tu non sei mia figlia.»
    E così strappò il machete che gli era stato piantato nel cuore, lo girò e tagliò via di netto Jerene.

    (D. Leavitt - La lingua perduta delle gru)

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    1. Contina a rimanere questo uno dei miei libri preferiti... uno dei primissimi, se non forse il primo che io abbia letto a tematica omosessuale, forse è per questo che mi è particolarmente aro.

      Ottima citazione davvero (In)co... più adatta non potevi trovarne ^_^

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  5. purtroppo questa è uan realtà che ancora oggi avviene più di quanto ti immagini. Delle volte parlando con Giovy mi domando come sia possibile che un genitore possa preferire rinunciare a un figlio per la sua omosessualità. Un figlio non dovrebbe essere amato indipendentemente. Non dovrebbe essere la gioia di ogni genitore. Sarà che sono di parte, ma se un giorno dovessi diventare padre non potrei mai rinciare a mio figlio, solo perché questi non sia come vorrei anche se per come sono fatto non metterei mai troppe aspettative perché credo che un bravo genitore debba solo amare un figlio e accompagnarlo nel suo cammino facendogli seguire la sua strada, magari consigliandolo ma mai costrigendolo a fare ciò che non vuole.

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    1. Lo so che non è una rarità, so di quanti genitori e figli hanno troncato i rapporti dopo la scopera dell'omosessualità dei figli, come so anche delle tamte violenze che molti ragazzi e ragazze hanno duovuto subire o subiscono dalla famiglia per via del proprio orientamento sessuale, ma questa storia mi ha colpito particolarmente per l'idea dell'irrevocabilità che una decisione come questa comporta... una decisione netta e che non ammette cambi di direzione...

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  6. Queste cose sono spaventose. Non ho parole.
    Ma forse meglio cercare di vedere la cosa come il fatto che a quei genitori è stata tolta la patria potestà piuttosto che il contrario.

    PS: bentornato a bloggare (mi ero quasi perso il tuo ritorno :P)

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  7. In effetti sono cose che ti lasciano proprio senza parole... nel senso che sono fatti talmente assurdi da essere incommentabili...

    PS grazie :)

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